FATTI NON PAROLE
SOSTENIBILITÀ
Piccoli imprenditori crescono
A scuola capita di imparare un sacco di cose a memoria per una verifica e poi dimenticarsi tutto. Magari si riesce anche a prendere un bel voto, ma non è così che dovrebbe essere un metodo di studio efficace. YES (in passato Young Enterprise Switzerland) ha affrontato la questione e con i “Company Programme” ha creato un ponte fra economia e scuola.
Nei “Company Programme” gli allievi di età compresa tra i 15 e i 20 anni fondano e gestiscono una mini-impresa, scoprendo, per la durata di un anno scolastico, cosa significa essere imprenditori. Producono articoli innovativi, redigono un business plan e sviluppano strategie di mercato con il supporto di un consulente economico. Quest’anno, nell’ambito di questo progetto, sono state fondate 197 mini-imprese da 1.148 studenti. Le 25 migliori presenteranno se stesse e i loro prodotti alla finale del 24 e 25 maggio nella hall della stazione centrale di Zurigo. Oltre al titolo di migliore mini-impresa, i team potranno anche vincere il premio per la sostenibilità che ogni anno, dal 2013, Coop assegna in collaborazione con YES. I finalisti sono tre, ognuno con progetti particolarmente sostenibili: Edistraw, Bee Better e Clever Cork.
Clever Cork
Scuola cantonale - Wohlen
Con la loro mini-impresa, i sette studenti argoviesi fondatori di Clever Cork vogliono attirare l’attenzione sulla versatilità del sughero, un materiale sostenibile, idrorepellente ed elastico. I ragazzi hanno realizzato manualmente astucci e custodie in sughero per Airpod ma anche il «manjar», una crema spalmabile di origine cilena che vendono in vasetti di vetro chiusi con tappo di sughero. Tramite Integra, un laboratorio protetto per disabili di Wohlen, producono anche portachiavi con un tappo di sughero nel quale è inglobata una pennetta USB. «Attraverso l’upcycling dei tappi in sughero usati vogliamo dare il nostro contributo a un modo migliore e più sostenibile».
Bee Better
Vecchia scuola cantonale - Aarau
Il gioco di parole del nome è stato volutamente scelto dai cinque ragazzi della Vecchia scuola cantonale di Aarau per spingere i loro clienti a dare un contributo alla tutela dell’ambiente. Bee Better produce teli in cera d’api che sostituiscono la classica pellicola salva-freschezza. La mini-impresa si è interamente votata alla sostenibilità: sia il tessuto in cotone che la cera sono biologici. Sono prodotti in collaborazione con la fondazione MBF di Stein (AG) che offre un’opportunità di lavoro a persone con handicap psichici. Gli scarti di tessuto sono trasformati in elastici per capelli. Biglietti da visita, volantini e opuscoli sono in carta e cartone riciclato.
ediStraw
Scuola cantonale Alpenquai - Lucerna
Con la loro mini-impresa Edistraw, sei studenti della scuola cantonale Alpenquai di Lucerna hanno deciso di distribuire cannucce commestibili. Ogni anno 40 miliardi di cannucce in plastica finiscono nei rifiuti, riferiscono gli studenti. Per contrastare il fenomeno sono già state create cannucce riciclabili, ma gli studenti lucernesi si sono chiesti che senso ha investire energie nel riciclaggio delle cannucce se se ne possono produrre di commestibili? I giovani imprenditori hanno preferito conciliare il gusto con la tutela ambientale secondo il principio del piacere naturale. Il loro articolo di fibra di mele ottenuta dagli scarti di produzione del mosto e del succo di mela viene acquistato in Germania. Le cannucce restano stabili per un’ora nella bevanda e non ne alterano il gusto.
Maggiori informazioni su questo fatto e molto altro ancora sotto questo link:
LE BREVI
- Dal 17 al 19 maggio l’appuntamento è in via Ronchetto 14 a Lugano, al Centro professionale sanitario (CPS), dove si svolgerà il V festival della Permacultura. La manifestazione, che prevede diverse attività e momenti informativi e di aggregazione, mette al centro una nuova tecnica colturale, la permacultura appunto, che si prefigge di coniugare il profondo rispetto dell’ambiente con i bisogni umani. L’entrata è libera. Il programma è scaricabile dal sito: www.scuolapermacultura.ch
- Stando all’ultimo rapporto dell’ONU, nei prossimi decenni ci saranno fino a un milione di specie animali e vegetali a rischio estinzione in tutto il mondo. Oltre ai cambiamenti climatici e all’inquinamento ambientale, le cause di tutto ciò sono da ricercare nell’agricoltura, la caccia, la pesca, la deforestazione e l’estrazione mineraria. Per scongiurare questo pericolo, l’ONU si rivolge alla comunità internazionale affinché vi sia una cooperazione orientata al perseguimento degli obiettivi utili alla tutela dell’ambiente.