WEEKEND
Messaggiatori seriali
Whatsapp è un’app per comunicare, ma spesso rivela anche determinati lati della nostra personalità. Tutti conosciamo queste tipologie, spesso un po’ irritanti, di utenti di Whatsapp. Tu che tipo sei?
Stressante
Ci sono due categorie di persone stressanti su Whatsapp. Entrambe danno sui nervi: da un lato quelle incapaci di scrivere frasi intere e che ti fanno vibrare il telefonino non stop a furia di inviarti singole paroline, dall’altro quelle così impazienti che se non rispondi entro un nanosecondo si offendono. E che cavolo!
Radiolina
Ti ricordi quando l’umanità si divideva in quelli delle telefonate e quelli dei messaggini? Che bei tempi! Poi sono arrivati i messaggi vocali e oggi ce ne stiamo spesso lì impalati come idioti col telefono in mano ad ascoltare venti minuti di audio. E il succo del messaggio? Ci stava benissimo anche in due frasette scritte.
Minimalista
Sono quei whatsapper che puoi anche fargli un’appassionata dichiarazione d’amore, ma al massimo ti rispondono «ok». Persone di poche parole o gente a cui non gliene frega una cippa di conversare con te? Il peggio è che non lo saprai mai: ti rimarrà sempre il dubbio.
CONCORSO
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C’è ma non si vede
Quasi in tutte le chat di gruppo si aggira qualche fantasma invisibile: persone che non partecipano mai, ma nemmeno si decidono ad abbandonare il gruppo. Un comportamento che non apporta niente alla discussione e in più fa anche un po’ losco, o no?
Asociale
«Perché non risponde? Sarà successo qualcosa?» No, semplicemente i whatsapper asociali sono così. E, sapendo di esserlo, si danno anche la briga di disattivare tutte le funzioni che permettono di capire se hanno letto un messaggio o no. Gli asociali rimangono impassibili, anche dopo centinaia di notifiche di messaggi non letti. Forse perché non sanno fare altrimenti o perché convinti che mostrarsi così imperturbabili in fondo fa figo.
Emojinomane
In realtà sono anche piuttosto simpatici. Il problema è che rischiano sempre di essere fraintesi. C’è da dire che interpretare le faccine a volte è quasi un’arte divinatoria. Una parola qui e là per fare chiarezza ogni tanto ci sta. È così difficile?